Temporary CFO
Il ruolo del Temporary CFO richiede capacità immediata di adattamento alla situazione particolare e/o transitoria, agli obiettivi strategici prefissati per il progetto, al Top management e ai collaboratori presenti nella struttura, accompagnata spesso dalla necessità di ridisegno, implementazioni, supervisione e Controllo di tutti i processi contabili amministrativi, finanziari e di controllo di gestione.
Le esperienze che ho acquisito in diverse realtà dimensionali e produttive mi sono di fondamentale supporto per affrontare queste sfide
Business Plan
Spesso le idee imprenditoriali non arrivano a concretizzarsi anche a causa di un Business Plan non strutturato e realistico, dove manca la valutazione consapevole dei punti di forza e di debolezza del progetto imprenditoriale, la corretta valutazione della redditività e della sostenibilità finanziaria. Il business plan non deve essere considerato uno strumento assoluto che non tiene conto dei cambiamenti che avvengono all’interno o all’esterno dell’impresa.
I business plan sono fondamentali per la gestione dell’azienda o della business idea, e deve essere verificato costantemente da ogni imprenditore.
La mia collaborazione ha l’obiettivo di discutere, analizzare, valutare e dare dimensione numerica alle molteplici dimensioni della tua idea, creare uno strumento di riferimento con cui confrontarsi non solo prima della partenza del progetto, ma anche dopo, man mano che passano i mesi.
Sistema di Pianificazione e Controllo di Gestione (AIM)
Il Sistema di Pianificazione e Controllo di Gestione è il processo con il quale si individuano le azioni, gli strumenti, i tempi e i risultati che permettono la realizzazione della strategia aziendale, costituito da un piano di azioni commerciali e produttive che sono poi riflesse un unità monetarie nel Conto Economico (ricavi e costi del risultato programmato) nello Stato Patrimoniale (che espone la composizione delle attività, delle passività e del patrimonio netto) e nel Rendiconto Finanziario (che sintetizza gli investimenti e i disinvestimenti). Al crescere delle dimensioni aziendali e della complessità del sistema economico in cui l’impresa opera, cresce anche in modo esponenziale la necessità per l’impresa di dotarsi di un sistema di Pianificazione e Controllo che permetta la conoscenza e la gestione delle variabili aziendali (KPI inclusi) che determinano il raggiungimento o meno dei risultati programmati. Questa esigenza è sancita anche ai fini dell’ammissione su AIM Italia (Mercato Alternativo del Capitale), la società deve dotarsi “di procedure che diano ragionevoli basi agli amministratori per formarsi un giudizio appropriato in relazione alla posizione finanziaria e alle sue prospettive”.
Vorrei mettere a disposizione dell’imprenditore la mia esperienza di quotazione in borsa di una PMI oltre alla molteplicità delle realtà produttive conosciute con il relativo sistema di Pianificazione e Controllo sia in termini di settore di attività che in termini di tipologia produttiva. Fondamentale è la comprensione della dinamica aziendale e delle variabili chiave del successo dell’impresa per pianificarne e predisporne il monitoraggio.
Riorganizzazione area Amministrazione, Finanza e Controllo
Nelle piccole e medie imprese e specie nelle imprese a conduzione “familiare” l’area Amministrazione Finanza e Controllo (AFC) è spesso tenuta ai margini dei grandi processi di riorganizzazione aziendale che la concorrenza, e l’evoluzione tecnologica impongono. Ne consegue che è talvolta necessario rivedere e ripensare profondamente l’intera organizzazione AFC tramite un’analisi dei flussi gestionali e contabili, del ciclo attivo, ciclo passivo, CO.GE. e fiscale e soprattutto controllo gestione.
Durante la mia attività professionale ho avuto più volte la necessità di affrontare la “sfida” della riorganizzazione dei processi dell’area Amministrazione Finanza e Controllo (BPR – Business Process Re-engineering) anche in occasione dell’implementazione di nuovo sftw gestionale. Sfida affrontata analizzando i flussi dei cicli gestionali e contabili sulla base delle responsabilità, carichi di lavoro,KPI (Key Performance Indicator), tempi e azioni di miglioramento.
Gestione del credito
Il problema del credito ha assunto negli ultimi anni un ruolo sempre più importante anche a seguito degli effetti devastanti della crisi finanziaria. La gestione del problema richiede la presenza di adeguata professionalità che contribuisce in misura significativa alla salvaguardia del patrimonio e del profitto dell’impresa. Le competenze tecniche richieste variano dai temi di contabilità e bilancio a quelle fiscali, cui si aggiungono la conoscenza del factoring, delle pratiche assicurative, delle procedure bancarie e delle procedure legali e concorsuali. Inoltre è sempre più richiesta la conoscenza delle principali lingue straniere e la capacità di gestire rapporti con le molteplici funzioni aziendali e soprattutto con l’esterno (clienti, legali, commercialisti..).
Spesso le PMI non hanno la possibilità di disporre di risorse con tutte queste competenze, la mia offerta consiste nel supportare l’impresa a pianificare e sviluppare il sistema di gestione del credito partendo da azioni semplici su definizione del fido, classi di fido, a prendere decisioni in caso di supero fido, su come organizzare le attività (varie fasi) per il recupero scaduto, all’analisi dei risultati ottenuti e delle successive azioni di correzione.
Settore non profit
Per sapere l’importanza e le dimensioni del settore non profit basta pensare che un italiano su cinque è impegnato in organizzazioni di utilità sociale. I campi di attività sono molto vasti, fra i più disparati e sono ricompresi quelli sportivi, culturali, morali, sociali, ricreativi, ambientalisti ….etc. Le forme giuridiche del non profit sono varie: organizzazioni non governative di volontariato, cooperative sociali, associazioni, fondazioni con le relative discipline giuridiche e fiscali. Tutte le forme però hanno in comune, per garantire la loro stessa sopravvivenza, la necessità di pervenire sia nel breve che nel lungo termine ad un equilibrio economico – finanziario.
L’esperienza fatta quale Presidente in Enti non profit porta ad acquisire conoscenze integrative che ampliano le capacità e i modi di affrontare i problemi con la “filosofia” propria di un Ente non profit.